Martedì 8 febbraio si è svolto a Milano, presso la sala Vitman, dell’Acquario Civico. il seminario di presentazione e di aggiornamento del progetto Insieme a sostegno, progetto Ads del territorio ASL Milano. L’evento è stato promosso dal coordinamento del progetto con lo scopo di aggiornare le organizzazioni della rete sullo stato di avanzamento del progetto. È stato inoltre occasione di confronto con le istituzioni del territorio interessate e coinvolte nel progetto. Riportiamo una sintesi degli interventi e dei contenuti emersi.
Martedì 8 febbraio il progetto "Insieme a sostegno - Una rete per conoscere, formare e sostenere l'Amministrazione di sostegno" ha incontrato le organizzazioni partecipanti al progetto, le istituzioni che hanno formalmente dato la loro adesione e quelle che hanno offerto il loro patrocinio.
L'incontro ha avuto il duplice scopo di aggiornare la rete sullo stato di avanzamento del progetto e di aprire un confronto con le istituzioni interessate e coinvolte nel progetto.
Il seminario è stato aperto e coordinato da Marina Cipolletti (Presidente Oltre noi ... la vita - associazione capo-fila del progetto "Insieme a sostegno"), che ha ricordato il cammino per l'approvazione della legge 6/2004 e l'impegno prioritario dell'Associazione sul tema della protezione giuridica delle persone con fragilità offrendo al Legislatore il contributo della sua esperienza maturata a contatto coi bisogni delle persone e delle famiglie in difficoltà.
Zaccheo Moscheni (Progetto AdS Regionale) con il suo intervento ha collocato il progetto nella più ampia cornice regionale, sottolineando quindi gli aspetti di coerenza con gli altri 14 progetti territoriali.
Giovanni Gelmuzzi (Coordinatore del Progetto Insieme a sostegno) ha illustrato le finalità, l'ambito territoriale, la struttura organizzativa del progetto "INSIEME A SOSTEGNO" per il territorio ASL Milano: il sistema di rete attivato dal progetto e la costituzione dei 5 Punti di Prossimità, che rappresentano il risultato cardine delle azioni del progetto.
Marinella Sguazzi (Referente del punto di prossimità di ONV) ha dettagliato le caratteristiche di questi, "avamposti" nel territorio, luoghi dove svolgere azioni di sensibilizzazione, formazione e sostegno di ADS e incontrare il bisogno di protezione giuridica in tutte le sue declinazioni per offrire una risposta competente
L'intervento del GT del TO di Milano, Simi de Burgis, ha offerto importanti precisazioni sul ruolo del Giudice Tutelare: competenze delle quali occorre tener conto per realizzare efficaci sinergie tra gli attori istituzionali e i contributi di sussidiarietà offerti dal terzo settore. Ha sottolineato come nell'operatività sia stata accolta la disposizione legislativa in base alla quale la scelta dell'ADS avvenga con esclusivo riguardo alla cura e agli interessi della persona del beneficiario e come in tale scelta vengano privilegiati i familiari nell'80% dei casi. Altra sottolineatura ha riguardato il comma 2 dell'art. 408 c.c. laddove si dice che l'amministratore di sostegno può essere designato dallo stesso interessato, in previsione della propria eventuale futura incapacità, leggendo in tale disposizione legislativa una anticipazione di aspetti del testamento biologico. Ha inoltre ricordato l'importanza , sia per il beneficiari che per per l'ADS, del sostegno di una rete, successivamente all'emissione del decreto di nomina.
Il Direttore dell'area Sistema produttivo, Lavoro e Welfare della Provincia di Milano, dr Giovanni Daverio, ha valorizzato il progetto all'interno delle pratiche di empowerment in ambito sociale, quale realizzazione di pratiche di diritto e gestione di processi di sussidiarietà. Ha inoltre rinnovato la disponibilità della Provincia a proseguire sul tema del registro delle ADS e a partecipare a iniziative che possano promuovere lo sviluppo del progetto.
Daniela Polo (Progetto AdS Regionale) ha esplicitato come la dimensione dell'ascolto abbia reso possibile negli anni lo sviluppo di una realtà come "Oltre noi ... la vita" e come l'esperienza maturata dalla associazione abbia offerto il contenuto culturale e pragmatico per la realizzazione dell'attuale progetto.
Laura Belloni (Referente Progetto Insieme a sostegno) ha descritto il risultato del lavoro di approfondimento sulla possibile applicazione della legge in relazione alle specifiche caratteristiche, ai nodi critici delle diverse aree di fragilità alle quali il progetto si rivolge. Tale lavoro è stato effettuato dai componenti del pilotaggio del progetto con il contributo di alcuni avvocati volontari di "Oltre noi ... la vita" e raccolto nel fascicolo Amministrazione di sostegno - L'esigenza presente - Le aree della fragilità" distribuito agli intervenuti.
Sono seguite le testimonianze privilegiate, introdotte da Nicoletta Squartini (Referente Progetto Insieme a sostegno), che hanno dato voce agli ADS attivi nelle diverse aree, confermando come la prossimità relazionale sia la base imprescindibile nel rapporto beneficiario/ADS, come la diligenza del buon padre di famiglia sia sufficiente qualificazione dell'operato dell'ADS, come l'ADS non vada a sostituirsi al ruolo dei servizi e degli enti che hanno in carico il beneficiario e come con questi possono essere costruiti percorsi virtuosi.
Ci si è affacciati sull'ipotesi di servizio di monitoraggio del progetto con l'aiuto di Franco Conti (Componente del pilotaggio - Lega del Filo d'oro). L'implementazione del servizio di monitoraggio, assieme alla costituzione dei 5 Punti di Prossimità e al ruolo di 2° livello assicurato da "Oltre noi... la vita" costituiranno la struttura organizzativa del sistema INSIEME A SOSTEGNO forte della risorsa della rete delle associazioni aderenti.
I 138 partecipanti al seminario in rappresentanza delle Istituzioni e delle Associazioni hanno così avuto modo di conoscere lo stato di avanzamento del progetto INSIEME A SOSTEGNO: una rete per conoscere, promuovere, formare e sostenere l'Amministrazione di sostegno sul sul territorio dell'ASL Milano.
Giovanni ha raccontato la sua esperienza di Ads nel seminario di presentazione del progetto Insieme a Sostegno. Oliviero Motta ce la fa rivivere con un post nel suo blog “Gente di lato” che qui riportiamo. Giovanni si è occupato di Maria, un’anziana signora, cambiando la sua vita in pochi giorni, per due anni fino alla sua morte, fino al pagamento del funerale e alla liquidazione della badante.
Giovanni è una persona semplice. La faccia solcata e abbronzata, gli occhiali per leggere, la cravatta sotto il maglione. Una stretta di mano calda e avvolgente. Appena si alza dal suo posto le assistenti sociali lo incoraggiano, mentre quando torna a sedere lo prendono amichevolmente in giro: "ti dobbiamo chiamare dottore, adesso".
Inizia la sua testimonianza con un "non so parlare in pubblico", inforca gli occhiali e, foglietto di appunti alla mano, racconta del suo volontariato più che ventennale tra gli anziani.
"Ho iniziato quando avevo cinquant'anni e adesso sono diventato anziano anch'io", dice per rompere il ghiaccio.
E poi racconta di Maria, un'anziana signora in balia degli annebbiamenti dell'età e, più di recente, affetta da un male incurabile. Maria, economicamente parlando, avrebbe potuto cavarsela abbastanza bene, proprietaria com'é di due appartamenti nella periferia milanese, ma la sua lucidità calante le attira amicizie tutt'altro che disinteressate.
Rimasta senza parenti, si fanno avanti dei tipi dai riflessi veloci e dal pelo sullo stomaco: la seconda casa viene messa in vendita a un prezzo stracciato, mentre nella prima si accomodano un paio di "amici" che relegano la donna a un ruolo secondario e marginale.
Ma la situazione attira anche l'attenzione dei servizi sociali, insospettiti da 'sto giro di persone senz'arte né parte. E allora chiamano lui, il Giovanni, già noto in quartiere e in parrocchia per la sua attenzione e disponibilità. Gli chiedono una cosa che suona all'inizio un po' particolare: rendersi disponibile per fare da amministratore di sostegno a Maria.
Gli spiegano che l'amministratore di sostegno esiste dal 2004, quando - sull'onda di una campagna delle associazioni che si occupano di persone disabili - il Parlamento ha varato una nuova forma di tutela giuridica delle persone fragili: né interdizione né inabilitazione, ma un intervento mirato e personalizzato per tutelare libertà e dignità. Gli illustrano anche il meccanismo giuridico: nell'amministrazione di sostegno la persona fragile viene affiancata - o sostituita - nel compimento solo di determinati atti stabiliti dal Giudice tutelare e definiti chiaramente nel decreto di nomina dell'amministratore di sostegno; il beneficiario, insomma, conserva la capacità di agire in prima persona per tutti gli atti non demandati all'amministratore stesso.
Giovanni pare non ci abbia pensato su molto, conosce Maria in un colloquio ai servizi sociali e accetta: nel giro di un mese diventa il suo amministratore di sostegno. E nel giro di pochi giorni la vita della donna cambia: la seconda casa viene ritirata dal mercato e affittata, in banca il conto corrente é messo in sicurezza, Maria torna padrona della sua abitazione e affiancata giorno e notte da una badante qualificata e assunta in regola.
E' così, con questa nuova serenità, che l'anziana signora affronta i restanti due anni della sua vita e il cancro che se la porta via. Ed è sempre Giovanni che si occupa degli ultimi atti: il pagamento del funerale e del trasporto della salma nel paesino d'origine, la liquidazione della badante.
Ultimi gesti in fondo semplici, feriali: atti burocratici autorizzati da un giudice, che sarà mai?
Banca, bollette, contratti: azioni ordinarie da buon padre di famiglia che si traducono in dignità, prossimità, libertà per un altro essere umano.
Mica male, come servizio civile.
Mica male, per essere in Italia.
Oliviero Motta
visita Gente di lato, il blog di Oliviero Motta
Il progetto Insieme a Sostegno, progetto Ads del territorio ASL Milano, che comprende i comuni di Milano – Bresso - Cologno Monzese - Cormano - Cinisello Balsamo - Cusano Milanino - Sesto San Giovanni, si propone di creare reti di fiducia, relazione e prossimità, vicine alle persone con fragilità, mettendo in comune e valorizzando sinergicamente conoscenze, competenze, azioni, risorse e spazi dei soggetti del territorio, infine strutturando un sistema che promuova e faciliti il ruolo e il compito di ADS. La rete che ha pensato il progetto e che ora lo sta realizzando è composta da 21 associazioni. rappresentanti le diverse fragilità, con Oltre noi la vita capofila. Attivato il sito dedicato con relativa newsletter.
"Insieme a sostegno" è il nome del progetto Ads del territorio ASL Milano, comprendente i comuni di Milano - Bresso - Cologno Monzese - Cormano - Cinisello Balsamo - Cusano Milanino - Sesto San Giovanni.
Il progetto è stato pensato e sta per essere realizzato da una rete composta composta da 21 associazioni, rappresentative in totale di oltre 40 realtà del terzo settore operanti sul territorio.per le diverse fragilità, con Oltre noi la vita capofila
Il progetto si propone di sviluppare un sistema che faciliti il ruolo e il compito di ADS attraverso reti di fiducia, relazione e di prossimità, mettendo cioè in comune e valorizzando sinergicamente conoscenze, competenze, azioni, risorse e spazi dei soggetti del territorio; ancora, promuovendo e garantendo un'attenzione costante ai bisogni emergenti, attraverso lo sguardo delle organizzazioni che vivono e operano quotidianamente sul territorio e vicino alle persona con fragilità per sviluppare un coordinamento trasversale delle varie aree di intervento, creando così un sistema che faciliti il ruolo e il compito di ADS.
Una rete di fiducia, composta da associazioni, enti, organizzazioni, sostiene perché contiene competenze, conoscenze e prossimità.
La rete permette di affrontare in maniera integrata i bisogni delle persone: si agisce insieme su più fronti promuovendo flussi di comunicazione, favorendo l'incontro dei bisogni con le risposte reperibili nell'ambiente di vita dei destinatari .
Questo processo intende recuperare alcune dimensioni fondamentali:
- fiducia: fondamento della promozione sociale e relazionale, da capitalizzare mettendo
- in comune le risorse in vista del perseguimento di un'idea da condividere di bene comune;
- facilitazione: riattivazione di quelle relazioni che per una complessità di ragioni non si attivano spontaneamente;
- prossimità: passaggio dalla fiducia tra le organizzazioni alla fiducia tra i cittadini, in particolare verso chi presenta caratteristiche di fragilità, prossimità intesa quindi come elemento che "sostiene e promuove";
- partecipazione: programmazione sociale "dal basso" che cresce sapendo coniugare approfondimento tematico e azioni.
Il progetto prevede nei prossimi due anni:
- azioni di sensibilizzazione e informazione rivolte a persone con fragilità, famiglie, volontari, associazioni, servizi, cittadinanza intera, per promuovere la conoscenza delle tematiche inerenti alla protezione;
- percorsi di formazione per ADS finalizzati a promuovere la conoscenza e l'utilizzo dell'amministrazione di sostegno valorizzandola come strumento indispensabile nell'ambito dei progetti di intervento sulla persona priva in tutto o in parte di autonomia.
Obiettivo ultimo: strutturare sul territorio ASL Milano, un sistema di protezione giuridica attraverso una 'prossimità diffusa', competente e vicina alle persone con fragilità, alle loro famiglie e alle associazioni. Un sistema in grado di mantenere una costante promozione e un efficace sostegno alle funzioni di orientamento, informazione, facilitazione all'accesso delle buone prassi e alle risorse della rete intera.
L'Associazione Oltre noi ... la vita nel biennio, in qualità di capofila assicurerà il coordinamento responsabile delle azioni per la piena realizzazione del progetto.
Traduzione operativa in servizi della prossimità diffusa è la creazione dei punti di prossimità. Insieme a sostegno attiva 5 punti di prossimità locali con funzione di sensibilizzazione sociale e culturale, di formazione costante, di supporto al ruolo di ADS.
I punti di prossimità opereranno presso:
- Associazione OLTRE NOI ... LA VITA, Distretto 1 e 3
- ANFFAS Milano , Distretto 4
- ANFFAS Milano Nord, Distretto 6 e 7
- Associazione VSP Bruzzano, Distretto 2
- Associazione Giorgio Mauro, Distretto 5
L'Associazione "Oltre noi ... la vita" con la sua esperienza e la competenza professionale dei suoi operatori e volontari assicurerà un servizio di II° livello, di consulenza e formazione rivolto a tutti gli operatori e di collegamento tra i punti di prossimità.
Gli sportelli attivi sul territorio (compresi i punti di ascolto, i segretariati sociali, i patronati, ...) saranno valorizzati e implementati all'interno delle reti locali.