Donatella Falaguerra, avvocato del progetto Ads di Lecco, pensava di “cavarsela” così, dando il proprio contributo volontario alla diffusione dell’Ads operando come consulente allo Sportello, escludendo categoricamente di essere nominata Ads. Poi una mattina di due anni fa… e Donatella ora è Ads di una persona con disabilità che riconosce con le sue parole il senso ed il valore dell’Ads e della scelta di Donatella.
Dall'entrata in vigore della L. 6/2004 avevo deciso di dare il mio contributo giuridico volontario alla diffusione di questo istituto ed in concreto di aiutare famiglie ed operatori sociali nella stesura dei ricorsi, fornendo altresì ulteriore supporto agli ads nominati. Pensavo di "cavarmela" così, escludendo categoricamente di essere nominata ads.
Una mattina di due anni fa è venuta a bussare alla mia porta e al mio cuore un'amica, comunicandomi di avere un tumore con metastasi diffuse, facendomi presente che non desiderava che per suo figlio disabile venisse nominato uno degli altri figli e che non sapeva a chi potere chiedere un impegno simile. In quell'attimo i miei buoni (o cattivi che dir si voglia) propositi sono svaniti e le ho detto che l'avrei fatto io. Sapevo in partenza che il mio compito non sarebbe stato semplice perché questo ragazzo viveva in simbiosi con la madre, escludendo tutte le altre relazioni familiari e amicali. Ero piuttosto preoccupata pensando a quello che mi attendeva.
In agosto la mamma è morta, lasciando nella disperazione il suo figlio prediletto; al funerale mi sono chiesta: "ma io sarò in grado di essere un buon amministratore di sostegno?"
Ancora prima di essere nominata mi sono attivata con i Servizi - Comune e Asl- perché si trattava di predisporre il tanto importante "progetto di vita" che doveva comprendere sia un inserimento in una struttura diurna, sia in una residenziale. Al mio fianco ho avuto da subito la sorella del mio beneficiario, con cui ho consolidato un bellissimo rapporto. Devo dire con soddisfazione che sono stata molto aiutata dai Servizi dei Comuni e dalla Asl.
Ora il ragazzo è inserito in una struttura residenziale, sta frequentando un CSE e un corso di preparazione al lavoro, ha intorno tante persone che "tifano" per lui.
Mi chiedo: "ma lui in tutto questo cambiamento come si sente?" Ieri mi ha scritto questo messaggio: "sono fiero di te e di me stesso, per tutto grazie, ora ti lascio, notte mamma ti voglio troppo bene tutrice avvocato".
Oggi, sulla mia famiglia, mi ha scritto: "siete la mia vita, oltre a questo siete la mia famiglia più bella. Tutto il resto al vento e all'aria e il passato dietro le spalle, adesso mi godo la mia famiglia e un altro capitolo, ora sono tutto vostro, la mia vita inizio di tutto, quanto vi voglio bene".
Donatella Falaguerra, consulente dello Sportello Ads di Lecco