- PROTOCOLLO D'INTESA RETE - PROGETTO ADS BRESCIA
- SLIDES PRESENTAZIONE PROGETTO AdS BRESCIA
- Opuscolo Informativo "L'AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO"
- Cartolina - PROGETTO ADS BRESCIA
- FORMAZIONE I LIVELLO - AS RAPICAVOLI
- SENSIBILIZZAZIONE - DR.SSA FORINO
- SENSIBILIZZAZIONE - DR. GERVASI
- SENSIBILIZZAZIONE - AS RAPICAVOLI
- SENSIBILIZZAZIONE - AS PESCE
- FORMAZIONE II LIVELLO - AVV. AVANZA
- FORMAZIONE II LIVELLO - DOTT. MOSCHENI
- FORMAZIONE II LIVELLO - DOTT.SSA DI COSIMO
- PROTOCOLLO OPERATIVO SULL'AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO
- FORMAZIONE ADS NOMINATI - GVT - NOEMI GITTI (CIVITAS SRL-COMUNITA' MONTANA VT)
- FORMAZIONE ADS NOMINATI - GVT - SIMONA RAPICAVOLI (PROGETTO ADS BRESCIA)
- FORMAZIONE ADS NOMINATI - GVT - GIORGIO GERVASI
- FORMAZIONE ADS NOMINATI - GVT - MARCO AVANZA
- FORMAZIONE ADS NOMINATI - GVT - CHIARA FORINO
- FORMAZIONE ADS NOMINATI - GVT - ALL. 1 CHIARA FORINO - DICHIARAZIONE SUCCESSIONE
- FORMAZIONE ADS NOMINATI - GVT - ALL. 2 CHIARA FORINO - TESTAMENTO E ADS
- FORMAZIONE ADS NOMINATI - GVT - NOEMI GITTI
- FORMAZIONE ADS NOMINATI - GVT - ALL. 1 NOEMI GITTI
- Convegno "Le buone prassi per la P.G." - Venturini
- Convegno "Le buone prassi per la P.G." - Lorini
- Convegno "Le buone prassi per la P.G." - Matucci
- LINEE DI INDIRIZZO ADS DI REGIONE LOMBARDIA
- Procollo d'intesa Rete AdS Brescia
- Convenzione tra il Tribunale di Brescia e Rete AdS Brescia
ANCORA INSIEME! ... aggiornamento marzo 2013
Si è costituito a Brescia lo scorso 5 marzo il Coordinamento "Rete AdS Brescia", nel quale sono confluite le esperienze del Progetto AdS Brescia e del Progetto AdS Valle Camonica.
Il coordinamento nasce dalla volontà di dare continuità agli esiti delle due esperienze progettuali, che hanno formalmente terminato il loro percorso il 31 dicembre 2012 e si configura quale strumento del Terzo Settore di rappresentatività presso le Istituzioni di riferimento (Tribunale, UPG dell'ASL, Comuni, etc.) e di partecipazione al locale sistema di protezione giuridica.
La scelta di un unico coordinamento provinciale è determinata in primis dall'imminente chiusura delle sedi decentrate - Breno e Salò - del Tribunale di Brescia, che diverrà quindi unico riferimento per le misure di protezione giuridica dei cittadini della Provincia. Il coordinamento manterrà comunque attenzione alle specificità delle esperienze maturate nelle due ASL della Provincia, Brescia e Valle Camonica ed, in particolare alle collaborazioni instauratesi con gli Uffici di Protezione Giuridica.
Le associazioni in campo confermano il loro impegno nella promozione e nel sostegno all'Amministrazione di Sostegno, ritenuta misura idonea a favorire il progetto di vita della persona con fragilità, in un'ottica di inclusione sociale e di pari opportunità.
La volontà di proseguire nel cammino in rete è mirata a non disperdere i risultati raggiunti in termini di capacità del Terzo Settore di costruire delle connessioni utili ad esercitare un ruolo di advocacy in materia di protezione giuridica.
Le 17 associazioni, che hanno siglato il protocollo, hanno scelto di confermare AVAL nel ruolo di Capofila, perché l'associazione di volontariato delle ACLI bresciane interpreta pienamente lo spirito solidaristico della rete e rappresenta garanzia di trasversalità nell'attenzione alle diverse aree di fragilità. In considerazione della storia e della cultura di servizio ai cittadino connaturate alle ACLI, AVAL esprime inoltre le caratteristiche di un interlocutore affidabile della comunità e quindi di portavoce ideale della rete.
A sostegno dell'operatività del coordinamento, la rete ha nominato due referenti, Valter Taesi, Presidente di AVAL, per il territorio dell'ASL di Brescia e Guido Mensi, rappresentante del Forum Terzo Settore Valle Camonica per quello dell'ASL di Valle Camonica e ha inoltre costituito un Comitato di Pilotaggio, nel quale sono rappresentate le diverse aree di fragilità, espressioni delle associazioni aderenti.
Alla continuità, ispiratrice la creazione del coordinamento, si accompagna la voglia d'innovazione e di sperimentazione, mirata al potenziamento delle connessioni interassociative e interistituzionali e allo sviluppo delle opportunità e delle "buone prassi" del locale sistema di protezione giuridica.
Per la descrizione delle attività del coordinamento e delle funzioni dei suoi strumenti di governance si rimanda al protocollo d'intesa che, è bene sottolinearlo, è aperto all'adesione di ulteriori realtà del Terzo Settore, che intendano investire nella cultura della protezione giuridica.
La Storia
Il 26 agosto 2010 la rete dei soggetti che hanno aderito al protocollo d'intesa ha approvato ilprogetto Amministratore di Sostegno di Brescia. Il progetto, nelle intenzioni dei sottoscrittori essenziale, ma rigoroso, è fortemente ancorato alla cornice valoriale dei diritti umani, nella quale l'Amministratore di Sostegno è strumento utile alla realizzazione del progetto di vita della persona fragile. Trattandosi di un'importante opportunità per il Terzo Settore di contribuire al locale sistema di protezione giuridica, non può che muovere i primi passi e crescere sul territorio, in sinergia con le reti formali e informali che del territorio esprimono storia, consapevolezza ed esperienza. Non c'è obiettivo descritto nel presente progetto, né azione, il cui significato possa essere decontestualizzato e sviluppato indipendentemente dalla condivisione con la comunità in cui si intende realizzarlo, a partire dalle istituzioni che di quella comunità sono rappresentanti ed interpreti.
1. Finalità
Rafforzare il ruolo di advocacy del Terzo Settore in materia di protezione giuridica, creando le condizioni utili a costruire una rete interassociativa stabile.
2. Obiettivi generali
1. Sensibilizzazione e formazione delle persone fragili e delle famiglie sulla L.6/2004 e sul significato della protezione giuridica.
2. Sviluppo delle competenze del Terzo Settore finalizzate alla sensibilizzazione, reperimento e formazione di volontari sulla L.6/2004.
3. Supporto concreto e professionale per la predisposizione dei ricorsi e per la gestione dei compiti di tutela.
4. Mantenimento e potenziamento rete interassociativa.
3. Obiettivi specifici
1a) Aiutare i soggetti fragili a maturare ove possibile la scelta della protezione giuridica per se stessi,
1b) aiutare la famiglia ad assumersi le proprie responsabilità attraverso lo sviluppo delle competenze necessarie all'assunzione del ruolo di amministratore di sostegno,
1c) sensibilizzare i genitori con figli minorenni disabili ad attivare il ricorso per l'AdS durante il 17° anno,
1d) aiutare la famiglia, ove necessario, a progettare il "dopo di noi" identificando la persona di fiducia cui affidare la rappresentanza giuridica del congiunto.
2a) Assicurare Amministratori di Sostegno persone vere accanto a beneficiari persone vere,
2b) promozione di iniziative atte alla candidatura del ruolo di AdS da parte di soggetti del Terzo Settore,
2c) promozione di iniziative atte al reperimento di AdS volontari,
2d) gestione diretta delle amministrazioni di sostegno che i Giudici Tutelari potranno eventualmente affidare d'ufficio a soggetti del Terzo Settore.
3a) Supporto alle famiglie e ai soggetti fragili nella fase di presentazione del ricorso,
3b) supporto ai servizi sociali e sanitari, pubblici e privati che devono predisporre i ricorsi,
3c) supporto alle famiglie e ai volontari per la gestione concreta del ruolo.
4a) Rinnovo protocollo d'intesa Progetto AdS-Brescia.
4b) Stipula di accordi territoriali nell'ambito dei piani di zona utili a favorire lo sviluppo di un sistema di protezione giuridica
4. Azioni
Obiettivi gruppo 1.
- Predisposizione e diffusione materiale informativo rivolto ai cittadini (opuscolo sulle finalità dell'AdS).
- Proposta a giornali ed emittenti radiofoniche e televisive della realtà locale di una rubrica a puntate sul tema della protezione giuridica.
- Definizione di un format che preveda sia la trasmissione di contenuti di carattere generale che approfondimenti di tipo specifico.
- Pubblicazione informazioni sui siti internet delle associazioni della rete (compresa rubrica di FAQ).
- Creazione apposita sezione sulla "protezione giuridica" presso il Centro Studi Disabilità di Anffas Brescia Onlus.
Obiettivi gruppo 2.
- Formazione di primo e secondo livello indirizzata al Terzo Settore e a professionisti.
- Ricognizione di "buone prassi" di individuazione e selezione di candidati AdS, presso altri territori.
- Sperimentazione del ruolo di AdS da parte dei soggetti della rete.
Obiettivi gruppo 3.
- Condivisione di un modello di servizio di supporto al sistema della protezione giuridica in rete con le realtà e i servizi del territorio:
- valorizzazione esperienze/servizi già attivi sul territorio
- definizione requisiti minimi essenziali di un servizio di supporto al sistema della protezione giuridica
- individuazione di soggetti della rete interessati ad attivare un servizio di supporto al sistema della protezione giuridica
- attivazione training presso le realtà di cui sopra; fruitori del training saranno i soggetti della rete. Il training comprenderà: accompagnamento alla presentazione dei ricorsi in ognuna delle sue fasi, stesura rendiconti, istanze.
- Consulenza mediante pubblicazione di FAQ sul sito dell'Ente capofila e delle associazioni della rete.
- Formazione permanente in forma di incontri destinati a tutori/curatori/AAdSS già nominati.
- Consulenza professionale mediante la costituzione di un servizio gestito da professionisti volontari.
- Consulenza tra pari, valorizzando le esperienze già attive sul territorio (p.es. gruppi AMA)
Obiettivi gruppo 4.
- Governo e gestione del progetto:
- incontri periodici con comitato di pilotaggio
- incontri periodici allargati a tutti i soggetti della rete
- rapporti con gruppo di progettazione Cariplo-CoGe-CSV.
- Valutazione degli esiti del progetto, con particolare attenzione agli obiettivi generali 2 e 3.
- Reperimento delle risorse (partecipazione a bandi locali/regionali, sponsorizzazioni, etc.).
- Aggiornamento costante a Uffici di piano, UPG, UPT e Provincia sull'andamento del progetto.
- Contatti diretti con gli Uffici di Piano nella fase di redazione dei Piani di Zona del prossimo triennio, con priorità agli ambiti in cui siano emerse risorse e capacità spendibili del Terzo Settore.
- Costituzione di un gruppo di lavoro a livello di ASL di Brescia sui temi della protezione giuridica, aperto alla partecipazione dei soggetti istituzionali e del Terzo Settore.
- Organizzazione di un convegno per la presentazione dei risultati del progetto.