Si è svolto lo scorso 18 gennaio presso la sede dello Ster di Regione Lombardia il Convegno “Le buone prassi per la Protezione Giuridica” organizzato dal Progetto AdS Brescia in collaborazione con l’Ufficio di Protezione Giuridica dell’ASL di Brescia. Più di 160 le persone presenti: assistenti sociali, operatori e amministratori di enti pubblici, medici, avvocati, amministratori di sostegno, semplici cittadini. Obiettivo del Convegno fare il punto sul sistema di protezione giuridica a Brescia a tre anni dall’avvio del Progetto AdS e a nove anni dall’entrata in vigore della legge 6/2004. Il convegno è stato uno snodo importante verso la costruzione di un sistema integrato di protezione giuridica. Ecco le sintesi degli interventi dei relatori.
Si è svolto lo scorso 18 gennaio presso la sede dello Ster di Regione Lombardia il Convegno "Le buone prassi per la Protezione Giuridica" organizzato dal Progetto AdS Brescia in collaborazione con l'Ufficio di Protezione Giuridica dell'ASL di Brescia.
Più di 160 le persone presenti: assistenti sociali, operatori e amministratori di enti pubblici, medici, avvocati, amministratori di sostegno, semplici cittadini.
Obiettivo del Convegno fare il punto sul sistema di protezione giuridica a Brescia a tre anni dall'avvio del Progetto AdS e a nove anni dall'entrata in vigore della legge 6/2004.
Dopo i saluti dei rappresentanti delle istituzioni e degli enti promotori del Progetto Ads la prima parte dei lavori si è aperta con la relazione del giudice Giuseppe Ondei, Presidente della Terza Sezione del Tribunale Civile di Brescia, che dopo una ricognizione sull'amministrazione di sostegno, sottolineandone l'enorme valore sociale e di promozione dei diritti delle persone fragili, si è soffermata sull'esame dell'attuale situazione delle problematiche connesse alla gestione di ricorsi inammissibili e forniva una serie di indicazioni utili per evitare sovraccarichi di lavoro al Tribunale che dilatano i tempi dei decreti. L'intervento, in linea con il tema del Convegno, ha voluto essere uno stimolo per definire "buone prassi" tendenti ad attivare la misura di AdS allorché ne ricorra l'effettiva necessità.
Il secondo intervento è stato affidato a Simona Rapicavoli, assistente sociale di Anffas Brescia Onlus e coreferente del Progetto AdS Brescia che con competenza ha tracciato il percorso ed ha presentato le attività sviluppate dalla rete del Progetto AdS Brescia nei ventisette mesi della sua esistenza. Molto il lavoro svolto e importanti i risultati raggiunti. I più significativi sono da correlare con la diffusione sul territorio bresciano della cultura della Protezione Giuridica e con l'incremento del numero degli "Sportelli di prossimità per AdS", conseguenti al lavoro combinato della rete di associazioni aderenti al Progetto AdS ed alla fattiva collaborazione con le istituzioni competenti.
La seconda parte del Convegno ha visto la relazione della responsabile e della coordinatrice dell'Ufficio di Protezione Giurdica dell'ASL di Brescia: dott.ssa Rosaria Venturini e dott.ssa Giovanna Lorini. Entrambe hanno evidenziato le interazioni dell'UPG con i vari attori istituzionali e non che a vario titolo sono coinvolti in tema della Protezione Giuridica.
Venturini ha posto l'accento sull'importanza della collaborazione con il Terzo Settore nell'ottica di fornire al cittadino un servizio sempre più capillare e prossimo al bisogno e nel suo intervento ha annunciato la prossima emanazione del documento territoriale, in fase di definitiva stesura, nel quale ogni protagonista operante nel sistema della Protezione Giuridica, può trovare la giusta collocazione ed i corretti criteri per una omogeneità di comportamento. Significativo il motto di chiusura "Insieme...è possibile".
La dott.ssa Lorini, coordinatrice dell'UPG, ha poi presentato una serie di dati che evidenziano il progressivo sviluppo del numero di utenti con i quali l'ufficio è entrato in contatto a testimoniare una progressiva maggiore coscienza, da parte dei cittadini, dell'importanza della figura dell'AdS.
Con la relazione finale della dott.ssa Marina Matucci - U.O. Sistemi di Welfare di Regione Lombardia - il convegno prendeva un respiro più ampio, passando dall'ambito provinciale a quello regionale. Tema centrale dell'intervento la presentazione - in anteprima - delle "Linee di indirizzo regionali per un moderno sistema di protezione giuridica delle persone fragili" che confermano una volta in più la necessità di un coordinamento di tutti gli attori del sistema. Il documento regionale, analogamente a quello locale, costituisce l'elemento di riferimento per il perfezionamento delle prassi esistenti, utili non solo a favorire la soddisfazione del bisogno specifico dei cittadini, ma a garantire il buon funzionamento del sistema garantendo il rispetto dei ruoli, pur nella loro indispensabile integrazione.
In conclusione possiamo affermare che il convegno è stato uno snodo importante verso la costruzione di un sistema integrato di protezione giuridica; un punto di arrivo dei 27 mesi di lavoro della Rete del Progetto, ma nello stesso tempo un punto di partenza verso la costituzione di un nuovo coordinamento territoriale che nel solco del cammino ormai tracciato si apra anche a nuove esperienze e sappia implementare il dialogo e la collaborazione con le istituzioni di riferimento (UPG-ASL, Tribunale, Comuni..) per dare vita a "buone prassi per la protezione giuridica": stili, comportamenti e collaborazioni in costante evoluzione.