Sono passati due anni dall'avvio del Progetto AdS Brescia. Due anni per sperimentare un itinerario di crescita, nel quale è stato possibile rafforzare il ruolo di advocacy del Terzo Settore in materia di protezione giuridica e costruire una rete interassociativa stabile. Ma l’itinerario non è concluso, anzi è giunto a un punto di svolta: i committenti hanno concesso un periodo di proroga, che ha attivato un processo di riorganizzazione dell’assetto di governance. L’indisponibilità di ANFFAS Brescia a prorogare il suo impegno ha consentito l’emersione all’interno della rete di un nuovo capofila: AVAL-Acli. AVAL (Associazione Volontariato Acli Lombarde)in perfetta continuità ideale con le azioni ed i programmi sin qui realizzati si impegnerà a rafforzare una presenza costante sul territorio contribuendo a creare in modo diffuso quella cultura della Protezione Giuridica alla quale tendiamo e della quale i cittadini devono essere consapevoli.

Sono passati due anni, 21 mesi per l'esattezza da quando ha avuto inizio l'esperienza del Progetto AdS Brescia. Quasi due anni per sperimentare un itinerario di crescita, nel quale, un passo dopo l'altro, dei soggetti associativi hanno avuto l'opportunità di conoscersi e di af-fidarsi, di parlare una lingua comprensibile a tutti e di coltivare un'idea comune di stare insieme per contribuire all'affermazione della cultura della protezione giuridica, nella forma dell'amministrazione di sostegno. Una bella sfida.

"Rafforzare il ruolo di advocacy del Terzo Settore in materia di protezione giuridica, creando le condizioni utili a costruire una rete interassociativa stabile": questa la finalità dichiarata del Progetto.

Rispetto al ruolo di advocacy il risultato è apprezzabile: i soggetti della rete, seppure con intensità differenti, hanno condiviso la legittimità e l'opportunità di esprimere un diritto di cittadinanza attiva in relazione alla protezione giuridica. Le azioni di progetto che più hanno contribuito al rafforzamento dell'advocay sono quelle programmate relativamente agli obiettivi di sensibilizzazione e di formazione, perché la rete ha saputo concretizzare una gamma diversificata di iniziative lungo tutto il periodo di svolgimento del progetto, contribuendo in modo significativo alla diffusione della cultura sul tema. Il riferimento ai diritti umani è stato costante, così come l'attenzione alla natura strumentale dell'AdS in relazione al progetto di vita della persona.

Rispetto alla rete interassociativa stabile il risultato è che la rete attuale è una rete diversa da quella che ha inizialmente aderito al protocollo d'intesa. La differenza risiede non tanto nella crescita del numero delle adesioni (da 12 a 17), che pure testimonia la capacità di attrazione esercitata dal progetto e dai suoi attori, ma nella consistenza effettiva della rete..

La rete ha infatti saputo "tenere" e anche crescere. Entrambi i risultati sono dovuti in particolare al ruolo di regia svolto dal Comitato di Pilotaggio, i cui membri hanno costantemente contribuito allo sviluppo del progetto, con particolare attenzione alla programmazione delle previste attività.

Insieme a loro altri soggetti si sono "appassionati" al tema e hanno quindi messo a disposizione tempo, esperienza, competenza, curiosità e vivacità intellettuali per contribuire a "dare gambe" alla legge sull'AdS e concorrere all'insediamento del locale sistema di protezione.

A proposito di ciò, imprescindibile era e resta per la rete di progetto il rapporto con le istituzioni del territorio, in particolare il Tribunale e l'UPG dell'ASL di Brescia e gli Uffici di Piano, con i quali i soggetti della rete intendono mantenere un confronto costante, nella consapevolezza che il Terzo Settore, indipendentemente dai servizi e dalle attività che è riuscita e riuscirà a concretizzare in materia di protezione giuridica (sensibilizzazione, formazione, sportelli, AMA) mantiene la responsabilità di promuovere l'amministrazione di sostegno e di concorrere alla sua piena realizzazione.

L'itinerario del progetto non è concluso, ma è anzi giunto a un punto di svolta: i committenti hanno concesso un periodo di proroga, che ha attivato un processo di riorganizzazione dell'assetto di governance, a cominciare dai suoi attori protagonisti: ente capofila e referente.

L'indisponibilità di ANFFAS Brescia Onlus a prorogare il suo impegno - ivi compresa l'individuazione al proprio interno del ruolo di referente - ha consentito, anche grazie al prezioso lavoro di mediazione svolto dal CSV Brescia, l'emersione all'interno della rete di un nuovo capofila: AVAL-Acli.

L'investitura di AVAL - Associazione Volontariato Acli Lombarde - ha un significato politico rilevante: le ACLI bresciane hanno una storia, un'esperienza e un'organizzazione che ne fanno un indiscusso punto di riferimento della comunità locale. Esprimono una realtà di servizio al cittadino competente, articolata e diffusa sull'intero territorio della Provincia di Brescia e coltivano da sempre, oltre che i principi di solidarietà e di cittadinanza attiva, il principio di sussidiarietà nella sua accezione autentica. Il loro impegno sul fronte della protezione giuridica, determinante nel breve termine alla conclusione del Progetto, assume quindi un'importanza strategica in relazione alla prospettiva futura d'insediamento del locale sistema di protezione giuridica e al ruolo che in esso potrà avere il Terzo Settore. La disponibilità espressa da AVAL-Acli è testimonianza della reale crescita della rete e del suo impegno a investire in un comune futuro possibile.

Maria Villa Allegri, Presidente di ANFFAS Brescia Onlus ha ricordato "All'inizio Anffas Brescia è stato scelto come capofila del Progetto perché prima di altri ha lavorato, anche a livello nazionale, affinché la legge sull'Amministrazione di Sostegno diventasse realtà perchè ha creduto da subito nell'importanza della nuova misura di protezione." "Ora però" ha dichiarato " per dare slancio al Progetto ci vuole un'Associazione come AVAL, che ha una solida base alle spalle ed è in grado di potenziare la Rete di Brescia."

Valter Taesi, Presidente di AVAL nel ringraziare ANFFAS per il prezioso e generoso servizio svolto ha sottolineato: "Crediamo nella Rete ed il futuro esigerà che si faccia Rete. Raccogliamo pertanto volentieri il testimone che Anffas ci ha passato con l'obiettivo di dare sempre maggior vigore e sviluppo al Progetto AdS Brescia, in perfetta continuità ideale con le azioni ed i programmi sin qui realizzati. Il nostro sguardo va oltre il 2012. Riteniamo infatti che solo un'azione continua ed una presenza costante sul territorio possano contribuire a creare in modo diffuso quella cultura della Protezione Giuridica alla quale tendiamo e della quale i cittadini devono essere consapevoli".

Il nuovo referente è Andrea Franchini, che porta con sé una significativa esperienza nel fare rete sul territorio, in qualità di animatore sociale di circoli e unità periferiche delle Acli provinciali bresciane.

Confermato il Comitato di Pilotaggio con un'unica variazione, ossia l'inserimento di Anffas Brescia Onlus al posto di AVAL, che, essendo Ente Capofila, entra a far parte di diritto dello stesso Comitato.
I nuovi Capofila e Referente hanno accolto per i prossimi mesi la disponibilità di Simona Rapicavoli a mantenere un ruolo di supporto.

Riferimenti: 
AVAL (Valter Taesi) - Ente Capofila - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Referente - Andrea Franchini - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 
 

 

 
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