Premessa agli obiettivi

Di seguito verranno analizzati e descritti i cinque macro-obiettivi nello specifico della loro composizione, comprensiva della traccia delle principali attività che li compongono. È opportuno segnalare che la modalità progettuale scelta e condivisa dai soggetti aderenti è di tipo processuale e generativo e prevede quindi due livelli di attuazione e decisione:

  • Il primo livello, di pensiero progettuale, che parte dall'individuazione delle priorità di intervento e si sviluppa in un progressivo e continuo approfondimento, attraverso un processo circolare, che arriva fino alla definizione dei contenuti della progettazione di dettaglio. Questa dinamica progettuale, che si realizza nel corso dell'avanzamento del progetto stesso, va a ricercare e proporre risposte specifiche ed aderenti alle esigenze del territorio e rende la risposta coerente ai problemi individuati.

  • Il secondo livello, di tenuta e coordinamento del progetto, volto a indirizzare le dinamiche del processo progettuale, a coordinare soggetti e attività, a facilitare e incoraggiare iniziative e individuazione di soluzioni, a favorire la comunicazione e a gestire gli aspetti organizzativi. Le scelte di indirizzo progettuale non sono predeterminate ma condivise e costruite con la collaborazione di tutti i soggetti.

Si ritiene che questa modalità progettuale faciliti la costituzione e lo sviluppo della Rete e sia coerente con gli obiettivi stessi individuati nel progetto. Pertanto i primi quattro obiettivi descritti di seguito delineeranno le caratteristiche del primo livello, quindi relativo alla dichiarazione di intenti che i soggetti aderenti hanno condiviso in questa prima fase di realizzazione. Il quinto obiettivo presuppone quanto definito nel primo livello e presentale attività principali previste nel secondo livello. La progettazione di dettaglio costituisce uno degli obiettivi che verranno attuati della Rete durante lo sviluppo del progetto.

Obiettivi:
Il progetto "Liberi Legami" individua cinque aree di approfondimento, considerate prioritarie per la diffusione dell'istituto dell'AdS nella provincia:

  • Governance della rete "Liberi Legami" e crescita del partenariato, obiettivo finalizzato a garantire il buon andamento della Rete "Liberi Legami". In linea con i bisogni evidenziati, ruolo della Rete sarà di supportare le associazioni di volontariato nell'assumere un ruolo attivo e propositivo nel territorio d'azione, poiché la garanzia del buon andamento della rete per la protezione giuridica della provincia di Bergamo deriva dalla presa in carico del progetto stesso da parte di tutti i partner.

  • La conoscenza come fondamento di garanzia di diritti e doveri, la cui finalità principale è informare e sensibilizzare il territorio provinciale rispetto all'istituto della protezione giuridica (P.G.) di persone fragili con gli obiettivi di migliorare la conoscenza di soggetti istituzionali, operatori sociali, organizzazioni di volontariato sui fondamenti legati all'istituto dell'AdS e sensibilizzare le persone fragili e le famiglie sul significato e sul valore della P.G.

  • La formazione come strumento di sviluppo di corresponsabilità, con la priorità di favorire lo sviluppo dell'istituto dell'AdS attraverso iniziative e percorsi formativi volti ad approfondirne la conoscenza e la buona applicazione con l'obiettivo di accompagnare il passaggio dalla semplice conoscenza della legge all'applicazione del sistema di P.G. come risposta complessa a bisogni multifattoriali.

  • Il sostegno alle famiglie e agli amministratori di sostegno, in particolare nella comprensione del ruolo, nella gestione delle incombenze quotidiane e nella modalità di relazione con persone fragili e familiari, con l'intento di contribuire a rafforzare il sistema provinciale di P.G. in particolare nella capacità di sostenere i familiari e gli amministratori di sostegno volontari.

  • Il territorio come reticolo di relazioni di vicinanza e supporto, al fine di accompagnare i soggetti del Terzo Settore coinvolti nell'avvio e rafforzamento di reti territoriali all'interno del disegno del sistema di protezione giuridica provinciale, che vede l'Ufficio di Protezione Giuridica dell'Asl a coordinamento e supporto dei diversi sistemi territoriali che Comuni e Ambiti decideranno di avviare.

Azioni:
Il progetto prevede la realizzazione di azioni che favoriscano l'incontro e la collaborazione tra i soggetti sociali pubblici e privati così da arrivare alla costruzione di una rete interassociativa provinciale per la protezione giuridica delle persone fragili, secondo la quale ciascun organismo promuova e realizzi azioni specifiche e diversificate secondo le competenze e le possibilità di ciascuno.

Sono previsti interventi di coinvolgimento dei componenti del sistema di protezione giuridica attraverso azioni di informazione, sensibilizzazione e formazione differenziati a seconda dei territori e dei soggetti a cui sono rivolti e nello specifico a famiglie e persone fragili, organizzazioni di volontariato e volontari che le compongono, soggetti del Terzo Settore, operatori sociali e dei servizi, referenti della Pubblica Amministrazione.

La Rete si avvarrà del supporto del gruppo di lavoro regionale del progetto e costituirà con la collaborazione di tutti i partner territoriali dei gruppi di lavoro specifici per le azioni previste dal progetto

 

 
ASSOCIAZIONE PORTE SEMPRE APERTE ODV DI GARBAGNATE - PER UNA NUOVA CULTURA DEI DIRITTI DI CREMONA ONLUS - AUXILIA ODV DI MANTOVA – ADS DEL LODIGIANO DI LODI –  LIBERI LEGAMI BERGAMO -  LEDHA MILANO - ADS BRESCIA – INSIEME SI FA DI ROZZANO – UNA RETE DI SOSTEGNO ALLA FRAGILITÀ DI LECCO - VICINI ALLA PERSONA APS COMO -  FIANCO A FIANCO DI MONZA E BRIANZA


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