Gli obiettivi e le azioni del progetto
Realizzare una rete stabile di collaborazione e coordinamento tra i soggetti del pubblico e del privato sociale che a vario titolo sono coinvolti nell'attuazione della legge, anche al fine di raccogliere, far circolare e promuovere informazioni, studi, esperienze e soluzioni. L'obiettivo avrà una valenza costante nell'arco dell'intero progetto, realizzando attività di costante monitoraggio delle iniziative avviate, di sostegno alle associazioni impegnate, di supporto alle istituzioni "virtuose" e di sprone ai volontari territoriali accolti nelle diverse fasi del progetto.
Le azioni atte a sostenerne la realizzazione si articoleranno in una fitta rete di incontri centralizzati e dislocati nei differenti ambiti che compongono il territorio di riferimento.
Sensibilizzazione e formazione delle persone fragili e delle famiglie sulla legge 6/2004 e sul significato della protezione giuridica. Verranno sviluppati incontri con le associazioni di riferimento sui singoli territori che hanno aderito al progetto, le attività saranno organizzate in autonomia dalle associazioni di rappresentanza con la supervisione dell'associazione capofila e del suo coordinatore. Saranno sistematizzati incontri con i referenti delle associazioni per organizzare momenti formativi con gli operatori delle strutture di accoglienza, con i loro utenti e con le famiglie.
Sensibilizzazione, reperimento e formazione di volontari sulla legge 6/2004, disponili ad assumere il ruolo di amministratori di sostegno volontari, divenendo anche risorsa per i servizi sociali e sanitari, in particolare attraverso l'iscrizione agli appositi Elenchi pubblici. Anche per questo obiettivo ci appoggeremo alle associazioni territoriali, alle istituzioni locali, ai referenti Asl MI 1 per realizzare più momenti formativi in loco e per costruire luoghi di incontro fra "domanda ed offerta". La formazione di formatori locali ci consentirà di realizzare formazione permanente ed attività costante di sensibilizzazione, sempre con la supervisione dell'associazione capofila e la regia del coordinatore del progetto.
Sviluppo e rafforzamento delle competenze del terzo settore sulla autotutela, l'advocacy e la protezione giuridica. Per questo obiettivo, in collegamento con il precedente, realizzeremo attività rivolte prevalentemente alle associazioni di categoria ed ai loro associati, per trasmettere loro competenze e richiederne l'impegno nella co costruzione dei momenti successivi di sviluppo dell'intero progetto ma, soprattutto, nella raccolta dati relativamente ai bisogni palesi e sommersi, al contatto con il bisogno ed al reperimenti di volontari disponibili a momenti formativi sulle competenze degli amministratori di sostegno e, successivamente, sul loro impegno diretto
Supporto procedurale e gestionale per il corretto adempimento dei compiti di protezione. L'associazione Capofila ed il coordinatore del progetto costituiranno, nella sede di via Gorizia a Rho, il luogo dove attraverso la tecnologia, reperire le informazioni necessarie, contattare il coordinatore o il referente dell'associazione, per attivare il supporto necessario all'attivazione di amministratori di sostegno. Il Coordinatore manterrà contatti diretti con le istituzioni preposte, PdZ, Comuni, Asl e tribunali di riferimento. Sarà attivata una linea telefonica diretta e stiamo valutando l'opportunità di inserire la funzione di segretariato con il contributo di una persona in situazione di disabilità, formata per le attività richieste.
A supporto dei futuri Amministratori di Sostegno, il progetto attiverà una rete di collaborazione con specialisti e tecnici volontari che potranno essere consultati, al bisogno, dall'AdS. Significative interlocuzioni sono già state avviate con numerosi professionisti (Avvocati, Commercialisti, Architetti, medici...) , con le relative organizzazioni e con le realtà del territorio vocate, per statuto, alla filantropia.
Sensibilizzazione, aggiornamento, formazione del personale dei servizi sociali e sanitari, sia del comparto pubblico che del terzo settore, al fine di fornire sensibilità e nuove competenze sulla protezione giuridica. Per questo obiettivo pensiamo di realizzare incontri con gli operatori pubblici e privati che operano nelle strutture diurne e residenziali dedicate a disabili ed anziani. Incontri con i funzionari degli enti pubblici e dell'Asl MI 1, con i referenti degli sportelli fragilità, attivi nella nostra Asl, con i referenti delle Unità Multifunzionali d'Ambito, dove attive, con i referenti dei Piani di Zona e le Aziende Consortili, con gli assistenti sociali dei Comuni e degli ospedali e con i referenti dei Servizi di Neuropsichiatria. Gli incontri saranno preliminari per realizzare, nei singoli territori, di momenti formativi dedicati appunto solo agli operatori, con il contributo delle Associazioni Ledha ed Oltre noi la vita. Le attività avranno valenza per l'intero anno previsto per il progetto ma realizzeranno almeno 6 eventi nei singoli territori dove saranno presenti referenti associativi aderenti al progetto, con la possibilità di allargamento ai territori eventualmente scoperto o che manifestino interesse.
Sostegno alla diffusione e alla conoscenza dell'istituto dell'amministrazione di sostegnopresso la cittadinanza intera e presso tutte le categorie professionali potenzialmente interessate. Questo obiettivo sarà realizzato con attività nell'intero arco del progetto con incontri e contatti costanti, sarà possibile realizzare momenti di incontro su richiesta, in stretto collegamento con l'obiettivo precedente, dove sono previsti 6 eventi, che potranno essere allargati alla partecipazione o replicati nei singoli territori a livello locale e non Distrettuale. Per questo obiettivo, il Referente, la segreteria ed il Coordinatore dell'Associazione capofila, saranno costantemente rintracciabili telefonicamente o tramite rete informatica. Gli operatori potranno incontrare in sede i referenti territoriali o incontrare le associazioni, i familiari e tutti gli interessati.
Raccogliere e sistematizzare i dati rilevabili dalla conduzione del progetto. Per questo obiettivo, se tutto ciò che abbiamo previsto negli obiettivi precedenti sarà stato realizzato, prevediamo l'impegno del Coordinatore, del Referente dell'Associazione e dei volontari coinvolti, per la raccolta dati, la loro sistematizzazione, al fine della rendicontazione e della diffusione degli esiti nei territori coinvolti: istituzioni, enti, operatori e familiari. Questo ci consentirà la corretta valutazione dell'efficacia degli interventi, la verifica delle competenze acquisite nei territorio d'intervento, la quantità di adesioni al progetto ed alla disponibilità di amministratori potenziali, la possibilità di elaborazione di nuove strategie, e lo sviluppo successivo del o dei progetti realizzati.