È stato pubblicato il settimo opuscolo degli “Appunti di Varese AdS”, a cura di Nicoletta Cuccirelli e Lorenzo Fronte, “Mi hanno attaccato l’amministratore. Riflessioni attorno all’esperienza di un beneficiario di Amministrazione di Sostegno”
Dopo aver lavorato, nel precedente fascicolo, sugli aspetti più significativi del fare l’Amministratore di Sostegno, mettendo in luce sia aree critiche che momenti di soddisfazione, ci è sembrato interessante, in questo settimo opuscolo, provare a comprendere, almeno parzialmente, il punto di vista del beneficiario.
Per questo proponiamo una storia, la storia di Mario, ricavata da alcune conversazioni che abbiamo avuto con lui.
Lavorando insieme a un gruppo di colleghi operatori dei servizi abbiamo ragionato sul come si potesse far emergere il punto di vista dei beneficiari per renderlo disponibile a una discussione approfondita sui temi dell'Ads. L'ipotesi di lavoro che abbiamo elaborato è stata quella di individuare un beneficiario che potesse, raccontandoci la sua personale esperienza di amministrazione di sostegno, farne emergere i pro e contro, gli aspetti faticosi della tutela e quelli positivi dell'aiuto.
La storia che raccontiamo, quella di Mario, non vuole ovviamente essere emblematica delle innumerevoli altre storie possibili: le vicende che riguardano l'amministrazione di sostegno sono sempre uniche, come uniche sono le persone che ne beneficiano. La scelta è caduta sull'esperienza di Mario, semplicemente perché ci è sembrata racchiudere le tante sfaccettature utili a illustrare la complessità della questione AdS.
Attraverso le sue parole Mario ci offre, e offre ai diversi soggetti che hanno avuto un ruolo nella sua vicenda - servizi sociali e sanitari, familiari, Amministratore di Sostegno, Tribunale - la possibilità di conoscere e comprendere il suo punto di vista, il suo vissuto esperienziale. Un'occasione preziosa per coloro che sono intervenuti e hanno inciso in vari modi nella storia non certo per valutare il loro operato, quanto piuttosto per leggere l'impatto e l'esito del proprio lavoro attraverso gli occhi di Mario.
In questo, la conversazione con Mario, al di là delle specificità della sua esperienza che non può essere generalizzata, è uno spunto di riflessione per chi operi e lavori con i temi dell'amministratore di sostegno. Ci invita a considerare sempre il punto di vista del beneficiario, della persona fragile, che mantiene comunque soggettività e diritti.
Abbiamo incontrato Mario due volte, in conversazioni che sono durate tra l'ora e l'ora e mezza, che abbiamo registrato e successivamente tra-scritto e rielaborato.
L'esito è il fascicolo che proponiamo.
Per preservare la privacy di tutti i soggetti che compaiono nei racconti di Mario (che non è il vero nome del beneficiario), abbiamo omesso qualsiasi riferimento che potesse far risalire alle persone coinvolte.
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