Il progetto A.d.S. della provincia di Pavia è nato dal comune interesse di diverse associazionidi volontariato impegnate a sostegno delle persone anziane, con disabilità, sofferenza mentale e disagio sociale, a promuovere e sostenere la diffusione della figura dell' Amministratore di Sostegno (A.d.S.) su tutto il territorio provinciale.
L'amministrazione di sostegno rappresenta infatti un istituto giuridico nuovo, di grande portata umana e culturale perché consente di tutelare legalmente la persona, senza espropriarla del tutto della sua capacità di agire, attraverso un iter semplice e facilmente accessibile. Tale istituto impone di proteggere la persona fragile, "con la minor limitazione possibile della sua capacità...", aiutandola "mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente", tenendo conto "dei suoi bisogni, dei suoi desideri e delle sue aspirazioni".
Un sostegno giuridico alla persona, quindi, affinché la persona in difficoltà non venga "sostituita" ma al contrario venga "sostenuta". E soprattutto, un sostegno giuridico ma prima ancora personale, fondato sull'idea forte, dirompente, decisiva, di un "sostegno" che deve assumere il volto vivo di una persona, prima che il ruolo e le sembianze di un'istituzione.
"L'Amministratore di sostegno è soprattutto un dialogatore, uno che deve monitorare desideri e bisogni, parlare con le persone. Poi però le risposte possono essere delegate a qualcos'altro, a qualcun altro, magari all'elettronica che, coi necessari automatismi, paga e gestisce banche, assicurazioni, tasse. L'AdS è una specie di piccolo fratello..." (P. Cendon)
Un piccolo fratello, potremmo forse dire usando le parole di Catia Pietra, presidente rappresentante del Comitato di Coordinamento pavese problemi dell'handicap, Ente Capofila Progetto AdS Pavia, capace e motivato a "prendere per mano" una persona in difficoltà...
L'amministrazione di sostegno così come delineata dalla norma, rappresenta quindi, innanzitutto, un'azione di sostegno personale, in cui il rapporto giuridico è prioritariamente tra due persone e non tra una persona e un'istituzione.
Le 13 associazioni pavesi che hanno aderito al progetto, accomunate da un'esperienza attiva di impegno nel sociale a sostegno delle persone fragili, hanno condiviso in primo luogo la necessità e la volontà comune di "ridare forza" e vigore a questa spinta de-burocratizzante e de-istituzionalizzante di umanizzazione dei processi di cura, di personalizzazione dei sostegni e delle strategie di presa in carico delle persone fragili. Una spinta che viene forse da lontano nel tempo, ma che non appare affatto inattuale...
Tale condivisione, infatti, si fonda sulla comune esperienza delle 13 associazioni aderenti al progetto, in diverse attività di promozione sociale, di volontariato, di organizzazione di servizi, finalizzate concretamente a promuovere, nella quotidianità, i diritti e il sostegno delle persone fragili.
A fronte di questo "sguardo comune" sulla realtà, l'impegno prioritario assunto dalle 13 associazioni pavesi è quello di sensibilizzare il volontariato e il mondo associativo ad attivarsi per giocare un ruolo attivo, da protagonista, nel sostenere la diffusione delle amministrazioni di sostegno, per dare forma, gambe e soprattutto anima, a questo nuovo istituto giuridico utile a promuovere i diritti della persona.
Il progetto punta anche a sviluppare delle sinergie ed a rafforzare delle collaborazioni tra le associazioni che operano nel sociale a supporto delle persone fragili. Da qui lo sforzo e in un certo senso "la fatica" delle 13 associazioni aderenti, di impegnarsi nel progetto attraverso la costituzione di una "rete" associativa, costituitasi nel 2010 attorno al Comitato di coordinamento pavese problemi per l'handicap, ente capofila del progetto pavese.
La Rete AdS Pavia, rappresenta quindi in un certo senso il primo risultato, ma anche il primo passo, per costruire un'azione di sensibilizzazione a largo raggio e una forma particolare di infrastruttura sociale per la promozione dell'amministrazione di sostegno. La Rete AdS Pavia punterà quindi a promuovere nuove adesioni al progetto da parte delle associazioni e ad attivare con esse rapporti di scambio e di reciproco sostegno. Oltre a stimolare ed attivare le associazioni il progetto punta anche a sensibilizzare le famiglie e la cittadinanza ad assumere e fare propria questa sfida, proponendosi come supporto alle istituzioni come le ASL, i tribunali, i servizi sociali, già impegnate sulla materia.
In sintesi estrema, il progetto AdS per la provincia di Pavia punta quindi a promuovere ed organizzare una grande rete di supporto territoriale per diffondere la figura dell'Amministratore di Sostegno e per umanizzare e personalizzare sempre di più le modalità di assunzione e di esercizio di questo ruolo.